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![]() In questa "Bacheca" verranno pubblicate: ► Informazioni e cambiamenti di programma nel Club. ► Comunicazioni dei Moderatori per tutti i membri del Club. ► Avvisi di apertura di nuovi Forum ► Entrate e Uscite dal Club ► Opinioni e idee ► Vostre "Inserzioni" che volete comunicare a tutti i membri del Club. Usate tranquillamente questa "Bacheca" come primo mezzo di comunicazione con gli altri. |
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![]() Grazie Piero. |
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kvb47 11-Dec-13, 01:14 |
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![]() Benvenuto! |
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![]() So di essere, e mi sento, il primo colpevole di questo in quanto, quale “istigatore ” del Club, sarei tenuto ogni giorno a risvegliare il vostro interesse con nuovi spunti accattivanti. Ma, oramai, mi ero convinto, considerati gli argomenti già aperti e quelli che, volendo, sarebbe stato possibile intraprendere, che dopo cinque mesi anche altri membri del Club desiderassero dimostrare quel certo interesse che al momento chiaramente manca. Il nostro è un Club di scacchi, e su questo non ci piove; ma gli argomenti che fino ad ora siamo riusciti ad aprire sono molto vaghi ed abbastanza superficiali. Se posso dare l’idea, prendendo a raffronto il nostro Club con quello di una squadra di calcio qualsiasi, ho l’impressione di trovarmi in un gruppo di sportivi che rifiutano quasi ogni confronto di idee, limitandosi, di tanto in tanto, a discutere solo dei calci di rigore… Un piccolo esempio. Il Campionato del mondo di Chennai, perequabile a quello di calcio che si giocherà quest’anno in Brasile, è passato tra un disinteresse che, sinceramente, mi ha un po’ perplesso. Gli interventi nelle partite postate, sono arrivati solo da quei pochi, ai quali sono molto grato, che, come in altre occasioni, hanno dimostrato di divertirsi a giocare a scacchi. E’ chiaro che appartenere al nostro Club non comporta assolutamente un “impegno”. Tutti nella vita abbiamo cose più importanti da fare e mai mi permetterei di richiedere un qualsiasi obbligo a nessuno. Appartenere al Club però, e la scelta di ogn’uno è stata libera, dovrebbe coinvolgerci in una ricerca di discussioni, confronti e scambi di idee sugli scacchi ed altri argomenti, con quel gruppo di persone assieme alle quali abbiamo deciso di intraprendere questo tipo di contatto. Molti, per le ragioni sopra citate e pienamente giustificate, danno, solo raramente, qualche sbirciata nel Club. Ma, anche a questi ricordo che il solo lasciare un segno del proprio passaggio, magari aprendo un argomento che al momento si considera futile, o intervenire in una discussione esponendo una propria idea, aiuterebbe sicuramente ad accrescere quel certo interesse che al momento langue. Spero che, quanto prima, riprenderemo tutti ad alimentare l’attività nel nostro Club incrementando discussioni e scambi di idee atte a fruttare un'interesse sicuramente utile a ogn'uno di noi. Un caro saluto a tutti. Klaus vB |
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![]() brigadecommander mi ha mandato questo bel video,lo giro a tutti voi,con il consiglio di vederlo a schermo intero,e l'introduzione che segue fatta da cyrano: Coraggio, immaginazione, ricerca della impossibile bellezza. Nel diciannovesimo secolo il gioco degli scacchi era profondamente diverso da quello attuale: la tecnica forse non era sofisticata, ma si concepivano attacchi audacissimi nei quali ci si apriva il varco verso il re avversario a suon di sacrifici. Il materiale veniva sacrificato fin dall’apertura e il rifiuto di un gambetto veniva considerato poco onorevole. La partita che meglio rappresenta questo periodo è sicuramente quella tra Adolf Anderssen e Lionel Kieseritzky, giocata a Londra il 21 giugno 1851 presso il celeberrimo Simpson’s Divan. Non fu giocata nel corso del primo grande torneo internazionale di scacchi, che poi sarebbe stato vinto dal professore tedesco. Si trattò semplicemente di una partita amichevole, non ufficiale, giocata in uno dei momenti di pausa del torneo. Probabilmente fu una partita veloce, considerando che il quella occasione i due avversari giocarono almeno altre tre partite. Kieseritzky ne conservò il testo e lo fece pubblicare su una rivista francese. La partita divenne subito popolarissima e l’appellativo “Immortale” le fu attribuito nel 1855 dall’austriaco Ernest Falkbeer, redattore della Wiener Schachzeitung. Dopo una schermaglia in apertura dove il bianco sacrifica un pedone alla 2° mossa e il nero lo restituisce alla 4°, segue una fase complessa che culmina in un sacrificio d’alfiere all’undicesima mossa. Da quel momento è un crescendo rossiniano di intrighi, emozioni e sacrifici: prima due torri e poi la regina si immolano per arrivare allo spettacolare matto finale. La curiosità che sorge spontanea in chi guarda questa meraviglia è quella di comprendere quali fossero le potenziali difese del nero. Innumerevoli sono stati i grandi campioni che si sono addentrati nel ginepraio delle varianti per scoprire la verità e tra questi Euwe, Reti e il grande Emanuel Lasker. Dai decenni di analisi sono emerse le varianti che avrebbero consentito al nero di salvarsi o addirittura di vincere la partita. Ma la fredda verità non riesce ad offuscare il fascino di questo capolavoro, perché non è facile trovare la strada giusta in un dedalo di varianti e la creatività consiste anche in questo. Come disse Mikhail Tal, uno dei più grandi attaccanti della storia degli scacchi: You must take your opponent into a deep dark forest where 2+2=5, and the path leading out is only wide enough for one(Devi portare l'avversario in una profonda foresta oscura in cui 2 +2 = 5, e il sentiero che conduce fuori è largo abbastanza solo per uno). |
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![]() Sia perchè riconosco di non essere all'altezza di un tale commento, che perchè lo considero perfetto, non ho aggiunto una virgola a quanto trovato nel sito. Buon divertimento. 1.e4 e5 2.f4 Questo è il gambetto di re; Anderssen offre il pedone in cambio di uno sviluppo più rapido. Sebbene questa fosse un'apertura comune nel XIX secolo, oggi è poco utilizzata, dato che le tecniche difensive sono notevolmente migliorate. 2…exf4 Kieseritzky accetta il gambetto. 3.Ac4 Dh4+?! Il gambetto d'alfiere. La mossa del Nero costringerà il Bianco a muovere il re e a dover così rinunciare all'arrocco, ma pone anche la donna nera in una posizione esposta e il Bianco potrà alla fine attaccarla con guadagno di tempo con Cf3. 4.Rf1 b5?! Questo è il controgambetto Bryan, analizzato in profondità da Kieseritzky e che viene anche citato talvolta col suo nome. Non è considerata oggi una mossa molto logica. 5.Axb5 Cf6 6.Cf3 Una mossa di sviluppo comune, ma il cavallo ora attacca la donna nera costringendo il Nero a proteggerla invece che svilupparsi a sua volta. 6…Dh6 7.d3 Con questa mossa il Bianco ha consolidato il suo controllo del centro della scacchiera. Il Grande Maestro tedesco Robert Hübner raccomanda qui 7.Cc3. 7…Ch5 Questa mossa minaccia Cg3+ e protegge il pedone f4, ma decentra anche il cavallo a lato della scacchiera dove è meno efficace. 8.Ch4 Dg5 Secondo Kieseritzky era migliore 8…g6. 9.Cf5 c6 Schiodando il pedone di donna e attaccando l'alfiere. Alcuni hanno suggerito che 9…g6 sarebbe stato meglio per occuparsi del pericoloso cavallo. Si noti come, all'epoca, i giocatori sviluppassero un paio di pezzi per continuarli poi a muovere. 10.g4 Cf6 11.Tg1! Questo è un sacrificio vantaggioso di un pezzo passivo. Se il Nero accetta, la sua donna sarà tolta dal centro delle operazioni dando al Bianco un vantaggio di sviluppo. 11…cxb5? Hübner sostiene che questo sia stato l'errore decisivo del Nero; si guadagna materiale, ma si perde in sviluppo in un momento in cui il Bianco è in grado di impostare una veloce offensiva. Hübner raccomanda qui 11…h5. 12.h4! Il cavallo bianco protegge il pedone che attacca la donna nera. 12…Dg6 13.h5 Dg5 14.Df3 Il Bianco ora presenta due minacce: Axf4, che intrappolerebbe la donna del Nero e5, che attaccherebbe il cavallo nero in f6 e contemporaneamente minaccerebbe la torre indifesa in a8 con la donna. 14…Cg8 Questa rimedia alle minacce, ma blocca lo sviluppo del Nero ancora di più: ora l'unico pezzo nero che non è nella casa di partenza è la donna che sta per essere messa in fuga mentre il Bianco controlla gran parte della scacchiera. 15.Axf4 Df6 16.Cc3 Ac5 Una normale mossa di sviluppo del Nero che attacca anche la torre in g1. 17.Cd5!? Il Bianco risponde all'attacco con un contrattacco. Questa mossa minaccia Cc7 con forchetta al re e alla torre. Qui Reti raccomanda 17.d4 … 18.Cd5, con vantaggio per il Bianco. 17…Dxb2 Il Nero guadagna un pedone e minaccia di prendere la torre in a1 con scacco. 18.Ad6! Con questa mossa il Bianco offre in sacrificio entrambe le torri. Hübner commenta che da questa posizione ci sono in realtà molti modi di vincere ed almeno tre mosse migliori di quella del testo: 18.d4, 18.Ae3 o 18.Te1 che conducono tutte a posizioni forti o a matti senza bisogno di sacrificare così tanto materiale. La versione commerciale del programma scacchistico Junior raccomanda 18.Cc7+ seguita da Te1. Kasparov ha fatto notare che, se la partita fosse proseguita in maniera meno spettacolare, il mondo degli scacchi avrebbe perso uno dei suoi "gioielli della corona". Ad6 è insolita perché il Bianco rinuncia volontariamente a così tanto materiale. 18…Axg1? Da questo momento la sconfitta del Nero comincia a maturare. Nel 1887 Steinitz suggerì che sarebbe stato meglio 18…Dxa1+ con possibile continuazione 19.Re2 Db2 20.Rd2 Axg1. 19.e5! Sacrificando l'altra torre bianca. Più importante è il fatto che questa mossa blocca la donna nera dalla partecipazione alla difesa del suo re e minaccia il matto in due mosse con 29.Cxg7+ Rd8 30.Ac7#. 19…Dxa1+ 20.Re2 A questo punto l'attacco del Nero è esaurito, la sua donna e l'alfiere sono arretrati e non possono organizzare una minaccia effettiva, mentre il Bianco si può scatenare. Kieseritzky affermò di aver abbandonato a questo punto, Hübner però nota che un articolo di Friedrich Amelung del Baltische Schachblaetter nel 1893 riporta che Kieseritzky giocò probabilmente 20…Ca6, ma Anderssen annunciò il matto. Comunque il sospetto è che le ultime mosse non siano state effettivamente giocate sulla scacchiera. 20…Ca6 Il cavallo nero controlla la casa c7 per la minaccia del Bianco 21.Cxg7+ Rd8 22.Ac7#. Un altro tentativo di difesa poteva essere 20…Aa6 lasciando la via di fuga al re nero con Rc8 e Rb7 sebbene il Bianco abbia la continuazione 21.Cc7+ Rd8 22.Cxa6 dove, con 22…Dxa2 per difendere f7 contro Ac7+, Cd6+ e Df7#, il Bianco può giocare 23.Ac7+ Re8 24.Cb4 d5 25.Cd6+ e vince o 22…Ab6 (evitando Ac7+) 23.Da8 Dc3 24.Dxb8 Dc8 25.Dxc8 Rxc8 26.Af8 h6 27.Cd6+ Rd8 28.Cxf7+ Re8 29.Cxh8 Rxf8 con finale vinto per il Bianco. 21:Cxg7+ Rd8 22.Df6+!! Questo bellissimo sacrificio di donna costringe il Nero a rinunciare alla difesa di e7. 22…Cxf6 23.Ae7# 1-0 Alla fine il Nero è considerevolmente in vantaggio di materiale: la donna, due torri e un alfiere, ma ciò non lo aiuta ad evitare il matto da parte del Bianco con i pezzi che gli rimangono: due cavalli e un alfiere. |
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![]() Ha a che fare col discorso di cui sopra, perché fra un capitolo e l'altro descrive e analizza lievemente proprio la Anderssen vs Kieseritzky. |
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![]() Effettivamente il Club non marcia a mille. Come dice Elena, sembrano mancare argomenti interessanti; argomenti che avevo cercato di risvegliare, ma senza eccessivo successo. Anche se in parte deluso, sono egualmente contento di aver provato questa esperienza che, anche se non avrà il successo nel quale speravo, mi ha fatto egualmente conoscere nuovi amici. Un Club nel vocabolario italiano ha questa definizione: "circolo; associazione sportiva, culturale e simili". Io da solo non posso formare un Club e senza il vostro aiuto, mi è impossibile fare più di tanto. Pertanto, cari amici, se siete interessati a che il Club continui a vivere, fate sentire anche la vostra voce. Klaus |
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![]() Ciao Piero |
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![]() Ravi Sai (1487) - Dianthus2 (1490) [B19] www.redhotpawn.com, 26.12.2013 1.e4 c6 2.d4 d5 3.Cc3 dxe4 4.Cxe4 Af5 5.Cg3 Ag6 6.h4 h6 7.h5 Ah7 8.Cf3 Cd7 9.Ad3 Axd3 10.Dxd3 Cgf6 11.Af4 e6 12.0-0-0 Ae7 13.De2 0-0 14.Ce5 Cd5 15.Ad2 C7f6 16.Ce4 Db6 17.g4 Dxd4 18.Cxf6+ Axf6 19.Cc4 b5 0-1 Facile vittoria per errore del Bianco. Dianthus2 (1581) - Ravi Sai (1479) [C35] www.redhotpawn.com, 04.05.2014 1.e4 e5 2.f4 exf4 3.Cf3 Ae7 4.Ac4 Ah4+ 5.Rf1 d6 6.d4 g5 7.Cxh4 gxh4 8.Axf4 Df6 9.Df3 h5 10.h3 Cc6 11.c3 Ad7 12.Cd2 0-0-0 13.b4 a6 14.a4 Cxd4 questa mossa mi sembra azzardata, non ha un compenso immediato. Sarà frutto della sua mente o...? 15.cxd4 Dxd4 16.Ta2 Ch6 17.Re2 mi serve per mettere in gioco la Th1 17...Cg4! ma guarda... 18.Tc1 Ce5 19.Axe5?! forse era meglio De3, col senno di poi. 19...dxe5 20.b5 anche qui. Non volevo cambiare le Donne, ero in attacco, ma invece era meglio cambiarle. 20...a5 21.Cb3 Db6 22.Dc3 Thg8 il mio Re è solo, il Nero ne approfitta. 23.Rf1 Rb8 Questa è una mossa tipica da computer. Il Bianco minacciava Dxa5 con inevitabile cambio delle donne. O il Nero è diventato molto bravo all'improvviso... ma se si fa il confronto con la precedente partita, sembra strano. 24.Dxe5? era meglio Dxa5 e tagliavo la testa al toro. 24...Axh3! capperi, chi se l'aspettava questa mossa? 25.Tf2 Ag4 26.Dc5 h3! 27.gxh3 [se 27.Dxb6 h2] 27...Axh3+ 28.Re2 Dg6!? 29.Ad5 E spero di pattare. Spero che queste analisi possano interessare qualcuno, se no pazienza. |
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![]() Elena, a seguito di uno "stupido" fraintendimento, potete farvene una opinione anche voi leggendo sul thread gameknot.com, ha deciso di lasciare il Club. Le ho inviato la mail che trascrivo: -------------------------------------------------------------------------------------- Rispetto la tua decisione in quanto, da vaccinati ed adulti, siamo tutti liberi di fare una scelta. Effettivamente mi sembri un po’ troppo arrabbiata con il mondo. Quando si è in un gruppo di quasi-amici, bisogna imparare anche a stare un po’ allo scherzo, cosa che tu, a quanto pare, non sopporti. Strano comunque che, dopo tutte le lodi, anche immeritate, che mi hai propinato, tu te la sia presa per una frase, anche se errata, ma di luogo comune. E strano che tu abbia considerato il tutto un’offesa quando sai, almeno tale mi sono sempre considerato, che ci sono poche persone, come il sottoscritto, assertore dei valori femminili e fervente assertore dell’eguaglianza tra i sessi. Ti auguro tanto bene. Cerca di imparare ad essere un po’ più aperta e comprensiva nelle onde della vita. Per giocare bisogna stare al gioco e solo continuando a giocare abbiamo tutti la possibilità di far valere il nostro valore. Chi esce, ragione o meno, ha sempre perso. ------------------------------------------------------------------------------------------------------ Considero questa avventura, intendo questo tipo di incontri, chiusa. Se uno scambio di battute scherzose deve diventare veramente una discussione con le armi puntate, allora è meglio lasciar stare. Se il Club continuerà ad esistere, cosa che al momento non so ancora, ci butteremo su cose più concrete tralasciando di scontrarci su piccole incomprensioni ormonali. Lo so che qualcuno, amico o ammiratore di Elena, si sentirà a sua volta offeso (?) e forse deciderà di lasciare il Club. Come ho detto a Elena, rispetto la sua decisione; manifesto però la mia perplessità per il modo in cui l'ha presa. Elena era un vero supporto per il Club e, devo riconoscerlo, senza di lei non sarei riuscito, nonostante i scarsi risultati, a gestirlo facilmente. Ora comunque voglio provare, con il vostro aiuto, a continuare quanto è stato fatto fino ad ora. Siete d’accordo? Aspetto un vostro commento sul tutto. Un caro saluto a tutti Klaus |
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![]() Come prospettato tempo fa, anche se a malincuore, per manifestato disinteresse, mi trovo costretto a chiudere il “Club degli scacchisti italiani”, che smetterà di esistere il 31 Luglio 2014. Il mese di dilazione è motivato semplicemente dal fatto che abbisogno di qualche tempo per salvarmi i dati più interessanti del Club che mi dispiacerebbe perdere. Mi dispiace che il Club non sia riuscito a venirvi incontro nelle vostre richieste e ad accattivarsi le vostre simpatie. Un grazie a tutti egualmente per i vostri interventi che in questi dieci mesi hanno aiutato il club ad esplorare ulteriormente il mondo degli scacchi. In particolare ringrazio Canopus1, maestro dei problemi scacchistici ed Elenapetrova, non più nel club, per il suo aiuto. Ci rincontreremo sicuramente in qualche scontro diretto in GKnot, e fino ad allora, mando un caro saluto ed un ennesimo grazie a tutti. Klaus |